Escursione: Dal passo Oclini fino alla vetta del Corno Bianco riscendendo per la malga Gurndin
Luogo: Passo Oclini
Condizioni Meteo : Sole
Difficoltà: Escursione tutta in salita nella prima parte fino alla vetta. Poi in discesa e pianeggiante.
Durata: 5h - A passo di bambino, per un totale di 4.6km
Panorama: 5/5 - Visuale panoramica a 360 gradi
Avvistamenti : No
Passeggino: No - Solo dal parcheggio alla Malga Gurndin
Volevo far conquistare una vetta ai miei bambini, fargli provare l'emozione di arrampicarsi su una montagna e sapere che oltre non si poteva andare. Nelle dolomiti c'è una montagna perfetta per questo, il Corno Bianco. Perfetta perché ci si arrampica su roccia, si arriva ad una croce di vetta, e c'è persino un punto dove ci si può aiutare con una corda metallica, anche se il sentiero non è mai esposto o pericoloso.
Raggiungiamo il Passo Oclini, passando per il passo di Lavazè. Qui c'è un ampio parcheggio, gratuito, ma la regola è sempre la stessa, cercare di arrivare presto, altrimenti il rischio di non parcheggiare è quasi certezza. Subito dietro la bellissima baita adiacente il parcheggio parte un sentiero che sale dritto per dritto verso il Corno Bianco, visibile sin da subito. Ci rendiamo quindi subito conto di quello che sarà il nostro obiettivo di oggi. Passiamo per prati erbosi, poi al cambiare della pendenza, dove la salita si inasprisce e il terreno diventa ghiaioso e pietroso, siamo circondati da pino mugo, una pianta bellissima che rende il paesaggio circostante molto molto piacevole.
La salita non è molto impegnativa ma è faticosa, soprattutto un lungo tratto da affrontare su scaloni ricavati nella terra, molto alti, che fanno tirare il fiato. C'è un bivio, ma seguiremo queste indicazioni più tardi, sulla via del ritorno.
Il pino mugo sparisce, siamo sotto la vetta, si vede la croce. Facciamo ancora qualche tornate, poi una nuova deviazione. Saliamo a destra, dove vediamo il cordino metallico per aiutarsi, sono gli ultimi metri.
Finalmente siamo in cima al Corno Bianco, il paesaggio da quassù, a 2316m, è entusiasmante. Si vede il Latemar, il Corno Nero e la nostra prossima meta, la malga Gurndin.
Facciamo sosta e ci godiamo l'aria frizzantina, ci sono diversi bambini, è davvero un'escursione molto bella da fare con loro. Scendiamo e al bivio incontrato all'andata prendiamo l'indicazione per la malga Gurndin, scendendo di nuovo tra pino mugo e pietraia, fino a che si raggiungono i pascoli della malga e la malga stessa. Qui la sosta è consigliatissima, i prezzi sono popolari, cosa insolita per queste zone, e cibo e birra sono di qualità.
Il ritorno è agevole, su una sterrata non troppo lunga e completamente pianeggiante, che chiude ad anello il nostro giro tornando al punto di partenza.