Benvenuto in Giroviaggiare.it
Monte Serrone
- Dettagli
- Scritto da Manuel
- Categoria principale: Italia
- Visite: 9864
Escursione: Da Campoli appennino a Monte Serrone (1.974m) - sentiero a destra Q2
Luogo: Campoli Appennino, Sora, Pnalm. (ex ristorante Cicerone)
Condizioni Meteo : Soleggiato
Difficoltà: Escursione molto lunga e con dislivello elevato 1100m. Alcuni punti sono da fare a quattro mani. Verso la vetta presenza di vipere.
Durata: 7h00m - Giro ad anello
Panorama: 4,5/5 – Superata la faggeta si percorrono gli ultimi chilometri tutti in cresta, cosi il ritorno. Veramente Un panorama fantastico.
14.7 km, 06:33:39
Insieme all'amico Marco Pantanella e ad altri simpatici escursionisti, Michela, Alessandro e Fulvio, partiamo da Roma in direzione Sora, più precisamente Campoli Appennino, per affrontare una lunga ma bellissima escursione nel Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. Si parte nei pressi dell'ex ristorante Cicerone, mettiamo gli scarponi e ci avviamo sul sentiero Q2, a destra, a circa 950m . La prima parte del sentiero è semplice e sale su una mulattiera larga e comoda, fino ad inoltrarsi nella faggeta dove prosegue comoda ancora per qualche chilometro. Dopo aver superato il rifugio Simoncelli (tenetevi alla sua sinistra) fate attenzione agli alberi a sinistra, in un nodo di uno di questi bellissimi faggi è stato allestito un piccolo presepe.
Si prende poi una deviazione nel bosco per uscire dalla faggeta. La pendenza sale, ma in una mezz'ora arrivamo alla prima croce che si incontra in questa escursione, e primo punto panoramico da cui è possibile vedere tutta la vallata appena percorsa. Il percorso da qua è tutto scoperto, bellissimo e panoramico. Ma il livello di difficoltà sale. Non c'è più la comoda sterrata, ma si passa su crinali pieni di rocce, fino a quando, superata una piccola collina, si riesce a vedere il Monte Serrone e la sua vetta, meta dell'escursione.
Nella foto qui sopra si vede il sentiero che taglia la montagna e raggiunge la vetta. Quella è però una delle due vie possibili ma non quella scelta da noi. Marco ci guida sulla cresta di sinistra, fino in cima e poi da li raggiungiamo, sempre in cresta, la vetta del Serrone. Attenzione perché questo è territorio di vipere e proprio Marco per poco non ne calpesta una. Finalmente arrivati in vetta è tempo di fare un meritato spuntino.
Scendendo ritroviamo la vipera dell'andata sullo stesso sasso, a prendersi quel sole che prima gli avevamo negato. Anche stavolta come si accorge della nostra presenza si allontana velocemente. Scendiamo per un breve tratto sui passi dell'andata, poi continuiamo sulla destra, senza mai lasciare il sentiero di cresta. Dobbiamo percorrerla tutta fino ad arrivare sotto un'altra vetta, Punta Mazza, e da li scendere con molta attenzione fino a rientrare nella faggeta. Attenzione in questo punto, la presenza di foglie secche e l'estrema pendenza può rivelarsi difficoltoso. Mani libere per eventuali scivoloni. Prima di scendere mi prendo il tempo di una foto di tutta la cresta appena percorsa.
Tornati nella faggeta il sentiero prosegue senza grosse difficoltà, ma scende molto più gradualmente di quanto non sia salito all'andata, passando per pascoli di cavalli e radure che intervallano il bosco. Bellissimo l'incontro con le neo mamme a quattro zampe e i loro puledrini. Purtroppo temo siano cavalli da macello.
L'ultima parte della sterrata è davvero lunga. Decidiamo di tagliare e concederci un pò di "avventura". L'impresa riesce, risbuchiamo sopra il ristorante, ultima curva e di nuovo tutti a casa.
Commenta (0 Commenti)
Castello Orsini di Nerola
- Dettagli
- Scritto da Manuel
- Categoria principale: Italia
- Visite: 6350
Nerola si trova a poca distanza da Roma, nella verdeggiante Sabina. A torreggiare sull'amena località c'è il Castello Orsini, privato ma visitabile. Il castello è un albergo adatto a ricevimenti, alcune parti negli anni sono state modificate o pesantemente ristrutturate, altre forse stravolte. È in ottima conservazione.
Le visite sono possibili ma solo accompagnati da una guida, che nel nostro caso è stata più che disponibile.
Una buona parte del castello è adibita ad uso albergo, quindi molte stanze non sono ahimè visitabili. Il giro passa però per le cucine, per quella che era la prigione ed ora è una cantina dove stagionano formaggi e salumi, le sale colazione e ricevimento. Tutto è curato ed in ordine. Passeggiando per il castello troviamo vecchie armature, qualche gioiello, un antichissimo vestito di una bambola. Non molto a dire il vero, ma la visita è interessante.
Finita la visita che non comprende i bastioni, si può girare liberi nel castello per curiosare un pò, senza chiaramente essere invadenti, oltrepassare le zone vietate, e disturbare gli ospiti del castello. Dai bastioni il panorama sulla Sabina è bello ed appagante. Per scendere potete rifare le scale oppure utilizzare l'ascensore a vetri installato all'interno di una torre, sicuramente d'effetto, ma forse davvero troppo moderno.
Commenta (0 Commenti)
Monte Autore
- Dettagli
- Scritto da Manuel
- Categoria principale: Italia
- Visite: 6927
Escursione: Da Monna Dell'Orso a Monte Autore (1.855m)
Luogo: Monna dell'Orso, Livata
Condizioni Meteo : Coperto
Difficoltà: Escursione estremamente semplice fino alle Vedute. La salita alla vetta è alla portata di tutti ma la pendenza aumenta di molto.
Durata: 2h39m (1.57h di salita senza soste) - Sola andata
Panorama: 3/5 – Dalle Vedute in poi si apre uno scenario interessante sui Simbruini fino ai monti abruzzesi, come la Majella.
Passeggino: Si, ma solo fino alle Vedute.
13.1 km, 13:45:14
Escursione molto semplice alla portata di chiunque quella del Monte Autore. Anzi la prima parte fino alle "Vedute" può essere fatta tranquillamente con bambini piccoli che hanno voglia di camminare o con il passeggino, essendo una strada carrabile molto larga e con brecciolino molto piccolo. Parcheggiata l'auto nel piazzale di Monna dell'Orso, proprio a ridosso degli impianti, si continua per la sterrata, comoda e larga, fino ad arrivare nel bosco, che sempre su sterrata, si attraversa in pochi minuti fino a giungere alla località "le Vedute". Qui potete fare una sosta o un picnic visti i numerosi tavoli a disposizione.
Da qui scelgo di fare il giro in senso orario. Salgo quindi subito a sinistra, la pendenza aumenta notevolmente, ma la cima è a vista, la strada da fare non è molta. Il percorso è agevole fino alla cima. Chiaramente qui i passeggini non possono più seguirvi, e se avete la famiglia al seguito dovrà aspettarvi nella zona di sosta. Arrivati in cima si riescono a vedere diverse aree interessanti. La piana di camposecco, luogo che ha ospitato numerosi film di Bud Spencer e Terence Hill. La majella, nel parco d'Abruzzo. E chiaramente tutti i Monti Simbruini nella loro bellezza.
Dopo la pausa pranzo in vetta ricomincio il giro scendendo nel bosco che vedete nella foto qui sopra. Seguite la segnaletica fino ad uscire dal bosco e affrontate una discesa abbastanza ripida e sdrucciolevole fino a raggiungere un'altra croce. Da li prendete il sentiero sulla destra, lungo il costone della montagna che passerà prima sotto un'altra croce, poi nuovamente nel bosco dove è possibile ammirare uno stupendo e gigantesco acero secolare.
Tornati alle Vedute, si può di nuovo scegliere. Salire a sinistra nel bosco, o tornare sui propri passi per deviare più avanti. La mia scelta è stata la seconda. Ripasso nel bosco fatto all'andata e arrivo ad un bivio dove prendo la direzione a sinistra. Di nuovo si entra in un bosco che spesso si apre in radure meravigliose piene di crocus selvatici in fiore. Sto costeggiando il sentiero sterrato dell'andata, ma qualche metro più in basso. Raggiunte le piste da sci, tagliate nuovamente nel bosco alla vostra destra per risalire al parcheggio e al punto di partenza.
Museo Civico di Zoologia di Roma
- Dettagli
- Scritto da Manuel
- Categoria principale: Italia
- Visite: 7637
Il museo civico di zoologia di Roma si trova nei pressi di Villa Borghese, vicino l'entrata dalla parte di Valle Giulia.
A dire la verità non c'ero mai stato, almeno da quando ho memoria. Forse con la scuola o con i miei genitori. Da papà invece ho deciso di tornarci in una giornata di pioggia assieme ai miei bimbi, che si sono divertiti e hanno passato una mattinata piacevole ed istruttiva. I bambini infatti potranno interagire, toccare e spingere bottoni. Persino annusare le "puzze" e gli odori dei diversi animali.
Ben tenuto, curato, moltissimi gli animali da vedere, tantissimi gli uccelli (la collezione è veramente vastissima). Era presente anche l'esposizione sul lupo, le diverse specie, diverse per abitudini e dimensioni.
Alla fine del giro è possibile partecipare, previa comunicazione/iscrizione, ad una attività ricreativa conoscitiva degli animali.
Commenta (0 Commenti)
Il paese dei Presepi
- Dettagli
- Scritto da Manuel
- Categoria principale: Italia
- Visite: 6477
Montorsaio è un bellissimo borgo maremmano, in provincia di Grosseto, che d'inverno nel periodo natalizio diventa un vero e proprio paese dei Presepi. E sono davvero ovunque. Nei vasi, nei barattoli, nelle cantine, sui davanzali delle finestre, nelle piazze, nei vasi di fiori. Ce ne sono tantissimi, tutti molto colorati, alcuni giganteschi, altri minuscoli. Ma tutti partecipano a questo evento. Proprio tutti.
Passeggiare per i vicoli seguendo la stella cometa, fermarsi ad ammirare le creazioni degli abitanti, quasi fosse una competizione dove è difficile decretare un vincitore. Eppure c'è un presepe motorizzato che per me vince il titolo di presepe più bello. Le statuine sono animate, il cielo stellato si illumina, l'acqua scorre, l'atmosfera è suggestiva.
Se passate in toscana nel periodo delle feste, a Natale, non fatevi scappare questa meraviglia.
Commenta (0 Commenti)