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Lago Volaia
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Escursione: Dal rifugio Tolazzi al lago Volaia
Luogo: Passo Volaia
Condizioni Meteo : Soleggiato
Difficoltà: Escursione impegnativa soprattutto se nella prima parte si sceglie il sentiero che taglia per il bosco
Durata: 1,27h - Sola andata, per 3,1 km
Panorama: 5/5 - Il posto è sublime. Di una bellezza rara. Escursione consigliatissima
Avvistamenti : No
Passeggino: No
3.2 km, 02:20:15
Quella al lago Volaia è una escursione che mi sento di consigliare anche a chi ha poco allenamento, perché sebbene l'escursione sia abbastanza impegnativa il posto che si raggiunge è davvero magico, soprattutto se a farvi compagnia c'è una bella giornata di sole, come nel nostro caso.
Il sentiero parte dietro il rifugio Tolazzi, che è comodamente raggiungibile salendo sopra forni avoltri, lungo una strada asfaltata comoda che arriva fino sotto il rifugio, dove c'è molta possibilità di parcheggiare l'auto, anche se come noi doveste arrivare tardi.
Dopo aver percorso qualche tornante della sterrata dietro il Tolazzi incontriamo un bivio: Rif Lambertenghi - Passo Volaia oppure Rifugio Marinelli. Seguiamo il sentiero per il Lambertenghi, per poi di nuovo deviare nel bosco al bivio successivo. A questo bivio potete scegliere di fare il sentiero di montagna, sulla destra, con pendenze più marcate ma più corto e più appagante, oppure tenervi sulla sinistra e proseguire sulla strada sterrata, noiosa ma più comoda.
Il sentiero sale in mezzo al bosco, fino ad uscirne e farci capire subito che siamo ancora lontani dalla nostra meta. Dobbiamo per prima cosa ricongiungerci alla mulattiera e poi prendere il sentiero inequivocabile che sale su, senza sosta, con la possibilità di fare qualche piccola scorciatoia se siete avventurosi (i bambini ringrazieranno). La salita è dura, ma finalmente raggiungiamo la prima costruzione in pietra qualche centinaio di metri sotto il rifugio Lambertenghi.
Qui finalmente il sentiero molla un pò, le pendenze si fanno più dolci, il rifugio è in vista e lasciamo che le gambe vadano da sole. Superato il rifugio Lambertenghi, chiuso per restauro, rimaniamo affascinati dalla bellezza del Lago Volaia, incastonato fra le rocce, circondato da trincee e neve. Un luogo magico.
Decidiamo di prendere una birra al rifugio austriaco, sulla sponda opposta. Dopo la sosta scendiamo a mettere i piedi nelle acque gelate del lago. C'è persino qualche tedesco che azzarda un bagno. Tutto intorno ci sono trincee, filo spinato, testimonianze della grande guerra. Smuovendo qualche sasso trovo una scatola di sardine, i bambini sono elettrizzati, la ricerca continua e aggiungiamo al "bottino" due involucri di proiettile e molti frammenti di granate. Facciamo anche un salto sul piccolo nevaio, e quando il sole comincia a calare ci accorgiamo di essere gli unici rimasti. Quindi cominciamo la nostra discesa, visitando prima le trincee e le gallerie sotto il Lambertenghi, poi prendendo la strada del ritorno per proseguire stavolta lungo la sterrata sicuramente più comoda.(GPX TRACK di questa sterrata piu comoda solo per metà tragitto disponibile su richiesta).
Il video dell'escursione
Lago Dimon
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Escursione: Lago dimon, partendo dal vecchio castello Valadjer
Luogo: Castello Valadjer
Condizioni Meteo : Variabile, pioggia.
Difficoltà: Escursione micidiale seguendo il sentiero CAI 404. Si fanno tutti i metri di dislivello in una manciata di km.
Durata: 3,53h - Andata e ritorno, per 10,3 km totali
Panorama: 3/5 - Lago molto bello e panorama di ampio respiro seguendo il sentiero cai
Avvistamenti : No
Passeggino: Si, la sterrata è buona ma dovete fare quella andata e ritorno.
10.4 km, 04:48:30
Per andare al lago Dimon ci sono diverse strada, che partono tutte nei pressi del castello Valadjer, sopra Ligosullo. La più comoda è sicuramente la noiosissima mulattiera, che volendo vi porta direttamente al lago (non ho visto divieti) ma è stretta e si passa uno per volta, quindi se incontrate un'auto nel senso opposto tanti auguri.
Il sentiero scelto da noi è quello del CAI 404, che parte dentro al bosco. Facciamo subito una considerazione. Questo sentiero ha una pendenza davvero molto accentuata, è molto faticoso, si fanno molti metri (circa 400) di dislivello in meno di 1km, quindi vi lascio immaginare le pendenze. Una volta raggiunti i 1.708m di Val di Legnan, dove c'è un ripetitore, possiamo tirare un pò il fiato e fare una sosta. Si riparte puntando il monte Neddis, 1990m, che aggireremo passandoci sotto a quota 1900 circa, su un sentiero che sale ripido ma molto meno di quello appena fatto, ma soprattutto in quota con una bellissima visuale sulle vallete sottostanti e sul monte Zermula, e se siete fortunanti come noi riuscirete a vedere persino il Triglav, in Slovenia.
Raggiunge le pendici del Neddis il sentiero spiana e l'ultima parte si fa completamete in falsopiano, guardando dall'alto la noiosissima sterrata, fino a che dietro una roccia ecco spuntare il lago Dimon. Il sentiero proseguirebbe dritto, ma il tempo è cambiato, rischiamo di prendere l'acqua, cosi scendiamo dritti per dritti puntando il lago, cosa che sconsiglio di fare se non allenati ma soprattutto dopo un temporale, il rischio di scivolare è molto elevato (anche se non cadrete in nessun burrone).
Al lago il cielo si fa nero, non riusciamo ad apprezzare la bellezza del posto ne tantomeno sperare di fare una capatina a monte Dimon o al Paularo. Riesco però a farmi offrire una birra da dei ragazzi che stanno campeggiando da 3 giorni, davvero super organizzati, persino con una zattera per accorciare le distanze tra una sponda e l'altra.
Col boccone in bocca cominciamo a mettere i kway, c'è un fuggi fuggi generale, giustificato dall'acquazzone che prendiamo per buoni 40 minuti sulla sterrata (molto più facile da fare soprattutto sotto le intemperie), arrivando cosi alla macchina fradici nonostante il sole sia tornato prepotente e su al lago non ci sia più nemmeno una nuvola.
Sfortuna, in montagna capita!
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Lago Avostanis e Cima Avostanis
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Escursione: Dalla Malga Pramosio alla Cima Avostanis(2.193m) passando per il bellissimo Lago Avostanis.
Luogo: Malga Pramosio
Condizioni Meteo : Soleggiato
Difficoltà: Escursioni semplice fino al lago, poi diventa sentiero di montagna senza grossi pericoli.
Durata: 2h - Sola andata, per 4 km fino alla cima. Il lago è 40 minuti prima.
Panorama: 4/5 - Paesaggio bellissimo a 360 gradi fino al monte Coglians e su tutta la vallata
Avvistamenti : Si. Il sentiero è pieno di marmotte, attenzione ai fischi bambini!
Passeggino: Si, la sterrata è buona fino al lago.
4 km, 02:32:56
Questa bella escursione adatta a tutti purchè buoni camminatori, parte dalla malga Pramosio, raggiungibile con una lunghissima sterrata (8km) che parte da cleulis ed è sempre larga e comoda, mai impegnativa, fattibile con qualsiasi tipo di automobile. Arrivati a malga Pramosio parcheggiamo l'auto e apprezziamo subito la bellezza del posto. I golosi potranno fare un'ottima colazione e comprare prodotti locali e c'è una bella fontana per riempire le borracce qualora ve ne foste dimenticati.
Zaino in spalla cominciano la nostra escursione verso il Lago Avostanis. Il sentiero parte subito a ridosso della malga, sostanzialmente continuando la sterrata che ci accompagnerà fino su al lago, senza alcuna difficoltà se non quella della salita ripida ma costante. Subito al primo tornate c'è un altarino con uno scarpone in pietra e una croce in ferro in ricordo di Maria Plozner Mentil, portatrice carnica, uccisa da un cecchino durante la prima guerra mondiale.
Continuiamo a salire senza difficoltà, non lasciando mai la strada sterrata che sale ripida tra prati erbosi e raggiungiamo un casale chiuso, ma dotato anch'esso di fontanone dove rinfrescarsi. Siamo quasi arrivati al lago, manca ancora un pò, qualche tornante bello ripido. Il lago è cristallino, pieno di girini e pesci, freddissimo. C'è poca gente. I bimbi si fermano, ma la cima Avostanis è li a 20 minuti, non potevo non farci un salto. Superata la casera con fontana subito dietro il lago la mulattiera lascia spazio ad uno stretto sentiero di montagna che non è mai impegnativo se non verso la vetta, dove si possono scegliere due strade. Sulla sinistra la parte più esposta ma più bella perché si riesce a vedere tutta la vallata sottostante, a destra il sentiero più sicuro, che passa tra i prati. Roba di 30 metri l'uno dall'altro, ma se volete fare qualche foto sicuramente quello leggermente più esposto è da preferire. Con i bimbi senza dubbio il sentiero sicuro, SEMPRE.
Dalla cima riusciamo a goderci un panorama a 360 gradi fino al monte Coglians, siamo a 2270 metri, c'è qualche fortificazione, tracce più che altro, niente di che, ma ci sono.
Salutiamo la vetta e scendiamo nuovamente sui nostri passi, fino al lago, che dall'alto risplende ancora di più.
Per i bambini consiglio di portare binocolo perché sotto la parete a strapiombo sul lago ci sono dei sassi sotto cui si nascondono delle simpaticissime marmotte. Che a dire il vero sono un pò su tutto il sentiero, quindi occhio ai fischi.
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Cima Tamai
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Escursione: Dal Monte Zoncolan alla Cima Tamai 1.970m
Luogo: Monte Zoncolan
Condizioni Meteo : Soleggiato
Difficoltà: Escursione semplice su pista da sci, variante più impegnativa. Tutta in salita, non molla mai.
Durata: 4,10h - Andata e ritorno per 4km totali
Panorama: 2,5/5 - La cima Tamai è la vetta piu alta dello Zoncolan, il paesaggio è però rovinato in parte dagli impianti da sci.
Avvistamenti : No
Passeggino: Si, ma nella parte alta della sterrata meglio se passeggino da trekking
4.1 km, 04:54:04
Il monte Zoncolan è uno dei simboli della Carnia. Tappa del giro d'Italia, salita durissima, è pieno di ciclisti amatori che si arrampicano con una fatica estrema per giungere in cima e farsi la foto di rito, coronando l'impresa e magari condividerla con altri amici appassionati.
Lo Zoncolan è un panettone che consente di salire a 1700 metri circa comodamente in macchina e da li fare delle escursioni interessanti, per tutti i gusti.
Una volta arrivati al parcheggio, non grandissimo, e messi gli scarponi ai piedi, cominciano la nostra escursione verso la cima Tamai.
Fosse inverno arriveremmo sotto la cima comodamente seduti su una seggiovia, ma in friuli l'estate significa impianti di risalita chiusi, e quindi la vetta ce la dobbiamo guadagnare.
Dal parcheggio riscendiamo leggermente verso l'imbocco del sentiero, che è subito stretto nel primo tratto per poi ricongiungersi alla larga e comoda mulattiera / pista da sci, che non presenta alcuna difficoltà tecnica.
Le indicazioni ci sono (all'andata saltiamo quella a destra che è una scorciatoia, RIPIDISSIMA, per la vetta) ma servono davvero a poco, basta risalire la pista da sci, davvero molto ripida e faticosa, visibile sempre, che attraversando prati fioriti ci porta fino a monte della seggiovia, che è 10 metri sotto Cima Tamai.
Da qui il panorama è davvero fantastico, anche se rovinato in parte dagli impianti di risalita, ma si riesce a vedere davvero a 360 gradi. Alle nostre spalle c'è un'altra bellissima vetta, che faremo forse il prossimo anno, il monte Avernis, che solo a vederlo mette voglia di arrampicarlo.
Per scendere potete tornare sui vostri passi oppure fare il sentiero che scende leggermente verso l'avernis e poi tutto in quota, su un crinale non molto scosceso ma dove dovete prestare attenzione con i bambini, evitando così la pista da sci. Il sentiero era stato appena sistemato dal cai, che però purtroppo - ma comprensibilmente - aveva lasciato tutta l'erba falciata sul sentiero, che era decisamente scivoloso vista la sua ripidità. Superati i primi 250 metri in pianura, sul crinale, si scende poi attraverso alberi e piante, con pendenze ragguardevoli e alcuni passaggi dove dovrete aiutare i bimbi, ma mai pericolosi.
Risbucati alla pista da sci, proprio nel punto della deviazione vista all'andata, decidiamo di allungare il giro e non tornare direttamente al parcheggio rifacendo la strada dell'andata, ma continuando sulla pista da sci e tenendoci a sinistra fino a raggiungere il rifugio Tamai, unico aperto sullo Zoncolan in questo mese di Agosto.
Dal rifugio al parcheggio sono 150 metri semi pianeggianti.
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Malga Lavareit
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Escursione: Da Cleulis a Malga Lavareit
Luogo: Cleulis
Condizioni Meteo : Nuvoloso
Difficoltà: Escursione semplice ma abbastanza noiosa.
Durata: 2,10h - Sola andata, per 6,1 km
Panorama: 3/5 - Siamo sotto al monte Terzo, e di fronte a noi il passo di Monte Croce Carnico, il Pal Piccolo, il Freikofel e il Pal Grande
Avvistamenti : No
Passeggino: Si, la sterrata è buona
6.1 km, 02:31:00
In zona Cleulis c'è una passeggiata semplice da fare insieme ai bambini. Bisogna seguire la stretta strada che nella fine del paese di cleulis sale, volendo, fino in malga. Ovviamente essendo la strada stretta il passaggio in caso di incontro di altra autovettura sarà molto difficoltoso.In periodi con poca affluenza si riesce ad arrivare parecchio in su con l'auto e onestamente lo consiglio, visto che l'escursione è tutta su strada sterrata. Eh, queste noiosissime sterrate, adatte si ai bambini e ai passeggini, ma davvero poco appaganti. Quindi tutto quello che riuscite a togliere sul chilometraggio totale è benvenuto.
A metà strada, quando siamo ormai saliti di quota, cominciamo a vedere moltissime sculture di legno, di tutti i generi, e i bambini si divertono a riconoscere l'animale o l'oggetto raffigurato. Si prosegue sempre sulla sterrata, senza possibilità di sbagliare, mantenendoci sempre sulla via principale evitando le deviazioni per il monte Terzo. Finalmente arriviamo sotto la cima del monte Terzo, cominciamo a intravedere la malga, davvero molto carina e con le mucche al pascolo. Il panorama da sulla vallata di Timau: vediamo il Pal Piccolo, il Freikofel, Il Pal Grande, il passo di monte croce carnico. Insomma ampio respiro e prati verdi dove riposarsi un pò. Dalla malga volendo si può salire al monte Terzo oppure ridiscendere per la strada dell'andata.
Il video dell'escursione