Benvenuto in Giroviaggiare.it
Da Campo dell'Osso a Livata
- Dettagli
- Scritto da Manuel
- Categoria principale: Itinerari
- Visite: 5807
Escursione: Da campo dell'osso all'anello di Livata
Luogo: Monti Simbruini - Campo dell'osso
Condizioni Meteo : Soleggiato
Difficoltà: Escursione semplice e adatta a tutti.
Durata: 1,30h - Sola andata, 4,6 km
Panorama: 2/5 - Bella passeggiata tra i boschi di faggio.
Avvistamenti : No
Passeggino: No
4.6 km, 01:41:42
Una facile passeggiata da fare con i bambini sui monti Simbruini è quella che ci permette di raggiungere l'anello di Livata, quello con i giochi per intenderci, partendo da Campo dell'Osso.
Va subito fatta una premessa. Bisogna avere 2 auto, quindi essere li con amici, oppure avere qualcuno che porti giu la macchina da campo dell'Osso, altrimenti sarà obbligatorio tornare su a piedi a riprenderla.
Fatta questa doverosa premessa, zaino in spalla e partiamo.
Non è necessario che i bambini siano super allenati. La strada è pianeggiante il primo tratto, e tutta in discesa nel secondo. Passando però tra rocce su un sentiero abbastanza sdrucciolevole è necessario avere scarpe adatte per evitare rovinose cadute.
Lasciata l'auto alla partenza dell'anello di sci di fondo, a Campo dell'Osso, si seguono le indicazioni per Livata, camminando dolcemente in pianura tra i boschi di faggio e radure che ogni tanto si aprono lasciandoci ampio respiro.
La segnaletica, sempre ben presente, ci indica Livata e il Passo delle Pecore senza possibilità di sbagliare. Bisogna solo fare attenzione in un tratto in cui si costeggia il bosco, appena dopo il cartello con l'indicazione "Passo delle Pecore", e cercare sugli alberi la segnaletica, per evitare di finire troppo fuori sentiero.
Raggiunto il passo, con le indicazioni per Campo Buffone (a destra), Monte Calvo (dritto), e Livata (sinistra), prendiamo ovviamente la direzione per Livata e cominciamo a scendere per il sentiero.
La discesa come detto non è difficoltosa, ma ci vogliono le scarpe adatte.
Raggiunto un vecchio fontanile si intravede una strada sterrata, andiamo a sinistra. Questa sterrata passa dietro il campeggio dell'anello e in 15 minuti ci porta di fronte al parco giochi di Livata, dove termina l'escursione.
Commenta (0 Commenti)
Il borgo senza auto di Chamois
- Dettagli
- Scritto da Manuel
- Visite: 9539
Escursione: Al borgo senza auto di Chamois
Luogo: Valtournanche
Condizioni Meteo : Nuvoloso
Difficoltà: Escursione semplice e adatta a tutti.
Durata: 1,20h - Sola andata, 4 km
Panorama: 2/5 - Bella passeggiata panoramica.
Avvistamenti : No
Passeggino: Si, qualsiasi.
4 km, 01:26:13
C'è un paese in valle d'Aosta che è raggiungibile solo in 3 modi:
A piedi
In bici
In funivia
Ovviamente noi optiamo per la camminata e scegliamo di farne una completamente in pianura e panoramica.
Per non fare fatica e quindi fare una lunga passeggiata, perché è di questo che si tratta, con tutta la famiglia il punto di partenza dell'escursione è la Magdalene, in località Vieux. Si può scegliere di parcheggiare l'auto lungo la strada sulle strisce a pagamento (si paga all'ingresso presso una cassa automatica) oppure parcheggiare molto prima al paese.
Se siete a piedi non entrate al primo ingresso, quello con la sterrata sulla curva, ma salite ancora più su fino a che non vedrete una strada che entra nel bosco. Da qui inizia il sentiero che in 1.30h vi porterà a Chamois. Ci vuole tanto con i bambini perché il sentiero è pieno di giochi, carrucole, arrampicata, giochi d'acqua, scivoli, altalene a coppia. Quindi genitori mettetevi l'anima in pace e lasciate giocare i bambini. E magari fate a gara genitori contro figli sulla carrucola a due.
Arrivati a Chamois ci si accorge della bellezza del piccolo borgo, del silenzio, del ritmo lento. Ci sono giusto qualche bar e due negozietti, un ristorante e poco altro, se non l'inizio di altri sentieri. Insomma un'esperienza molto particolare che avevamo già provato al Monte Santo di Lussari, in Friuli.
Il ritorno si fa sullo stesso sentiero dell'andata.
Il video dell'escursione
Rifugio Fallere
- Dettagli
- Scritto da Manuel
- Categoria principale: Itinerari
- Visite: 3567
Escursione: Al rifugio Fallere
Luogo: Vetan - Saint Nicholas
Condizioni Meteo : Soleggiato - Variabile
Difficoltà: Escursione semplice con 2 varianti, sterrata e sentiero, piu tosto.
Durata: 2,20h - Sola andata, 4,8 km
Panorama: 3/5 - Rifugio stupendo, alta presenza di stelle alpine.
Avvistamenti : No
Passeggino: Si ma da verificare. Ho fatto l'altra strada che si raccorda a sentiero sterrato solo ai 2/3 della strada.
4.8 km, 02:20:37
C'è un rifugio in valle d'Aosta pieno zeppo di sculture in legno, ma talmente tante che i bambini si divertiranno a trovarle lungo il sentiero, soprattutto quelle piccole piccole, che si confondono con il paesaggio.
L'escursione al rifugio Fallere parte poco oltre il comne di Saint Nicholas, località Vetan. Si parcheggia l'auto nei pressi di un grande albergo e si sale subito ripidi per 50 metri, dietro la chiesetta dedicata a papa Giovanni Paolo II. Da qui l'escursione si dirama. Corta e ripida per un bel tratto, lunga e semplice se si prende la sterrata.
Prendiamo la corta e ripida. Che poi è ripida solo per un pezzo, un lungo strappo che ci riporta dai campi coltivati fino a raggiungere il sentiero sterrato, evitandoci la lunghissima carrareccia. La prima parte è dunque pianeggiante, poi c'è da affrontare questo strappo nel bosco usciti dal quale saremo nuovamente sulla sterrata.
Lungo tutto il sentiero ci sono sculture in legno del signore Siro Viérin. Ovviamente nelle parti comode, ovvero sulla sterrata, ci saranno statue e sculture grandi, perché facilmente trasportabili, mentre nella parte del sentiero stretta e irta piccole sculture di funghi, fiori e animaletti vari.
Il rifugio che è nato nel 2012 è davvero molto grande e dispone di tantissimi tavoli, sia all'interno che fuori, alcuni riparati dalla pioggia, altri meno. Siro è davvero gentile, l'abbiamo incontrato mentre era al lavoro, si è reso subito disponibile e ci ha raccontato diverse cose della zona. Stanno anche completando un grande capanno in legno dove mettere molte altre sculture per fare un vero e proprio museo alpino.
Nei pressi del rifugio ho avuto il piacere di vedere qualcosa che non vedevo davvero da tanto tempo: le stelle alpine. Non ci avevo nemmeno fatto caso, per fortuna mio figlio, più attento di me, me le ha fatte notare.
A scendere si può percorrere nuovamente lo stesso sentiero a ritroso oppure fare la più dolce strada sterrata fino al punto di partenza.
Il video dell'escursione
Skyway Monte Bianco
- Dettagli
- Scritto da Manuel
- Categoria principale: Itinerari
- Visite: 3005
Una delle escursioni, se così possiamo chiamarla, che ho fortemente voluto fare in valle d'Aosta è la salita al Monte Bianco, nello specifico Punta Helbronner(3.462m) da dove è possibile ammirare la vetta più alta italiana ed europea da una posizione privilegiata.
Ovviamente questo privilegio si paga e ha un costo notevole. 170 euro (online altrimenti 184), che per una famiglia di 4 persone è un costo importante, ma che mi sento di consigliare a chi vuol far vedere le montagne da un'altra prospettiva ai propri bambini, seppur super allenati come i miei.
Oltretutto essendo punta Helbronner a quelle altitudini è molto probabile che ci sia maltempo o nuvole a coprire la visuale, quindi il consiglio che posso dare a chi vuole salire è guardare il monte bianco, ben visibile più o meno già dalla zona del Gran Paradiso, e andare quando non c'è una nuvola. In questo modo la visibilità a 360 gradi è garantita. Non fatevi ingannare però dalle nuvole, spesso sono sotto il punto di arrivo della Skyway (la funivia che gira su se stessa), quindi guardate la webcam e decidete se salire o no. Qualche nuvola potrebbe rendere tutto più accattivante.
Ora che vi ho spiegato come salire, vi dico cosa c'è su. Poco. Un'ampia terrazza dove osservare il monte Bianco con calma e tutto quello che c'è a quelle altitudini, neve, ghiaccio, voragini, il dente del gigante, tutta la valle d'Aosta, la parte francese, chi più ne ha più ne metta.
C'è anche un punto poco più rialzato dove le foto verranno senza troppa gente, ma c'è da fare la fila. In alternativa potete sedervi su una comoda sdraia a prendere la tintarella mentre vi godete lo spettacolo.
I bimbi potrebbero trovare interessante la passerella vetrata, dove si cammina con uno strapiombo sotto i piedi, in tutta sicurezza. Pagando altri 100 euro è possibile salire ancora più in alto, all'Auguille du Midi (3.842m), prendendo l'ovovia che passa sopra il ghiacciaio. C'è anche una libreria, presumo la più alta Italiana e forse europea, dove vendono esclusivamente libri di montagna e qualche souvenir.
Suggerisco vivamente di scendere al rifugio Torino(3.375m) dove gustare una birra ghiacciata in contemplazione del Bianco.
Quando si scende ci si può fermare alla stazione di mezzo dove ci sono giochi per bambini, statue in legno di animali, un laghetto con pedana che consente di attraversarlo e una piccola parete d'arrampicata.
Commenta (0 Commenti)
Rifugio Bezzi
- Dettagli
- Scritto da Manuel
- Categoria principale: Itinerari
- Visite: 2442
Escursione: Al rifugio Mario Bezzi
Luogo: Valgrisenche - Parco Nazionale del Gran Paradiso
Condizioni Meteo : Soleggiato
Difficoltà: Escursione semplice per una buona metà, poi si sale.
Durata: 2h - Sola andata, 5,6 km
Panorama: 4/5 - La valle è fantastica, dal rifugio la vista sul ghiacciaio è con lode.
Avvistamenti : No
Passeggino: Si dai parcheggi a valle fino all'inizio vero e proprio del sentiero!
5.6 km, 02:04:10
L'escursione al rifugio Bezzi si svolge nella meravogliosa e selvaggia Valgrisenche. Forse di tutte le valli del Parco Nazionale del Gran Paradiso è la meno frequentata, un vero peccato vista la bellezza suggestiva di questo posto.
Per raggiungere il punto di partenza dell'escursione percorriamo tutta la valle, superando la diga di Beauregard e continuando fino a raggiungere un piccolo agglomerato di case, poco prima del quale sulla destra c'è un chioschetto e l'inizio del sentiero.
La salita al Rifugio Bezzi la possiamo dividere in 2 parti. Una adatta a tutti, su comoda e larga carrareccia percorribile anche da passeggini, che ci consente di costeggiare la dora di Valgrisenche e goderci la valle in tutta comodità.
Poi dopo 2/3 del percorso si arriva all'inizio del sentiero di montagna, niente bici, niente passeggini, e tutto il dislivello che manca ai 2.283m del rifugio Bezzi. Ci godiamo una birra ghiacciata sui prati intorno al rifugio, contemplando l'imponenza dei ghiacciai tutto intorno a noi, Grande Sassière, Grand Traversière, Chamois.
Nel laghetto nei pressi del rifugio c'è tanta biodiversità, compresi milioni di girini che un giorno diventeranno rane.
Il rifugio dispone del timbro da mettere sul Passaporto della Montagna dei Bambini.
Il video dell'escursione